Brano: [...] poi deferito al Tribunale speciale con altri 4 compagni [Vittorio Bacchiaz, Dusan Ladavaz, Lui

gi Ladavaz e Vitale Gortan), il 16. 10.1929 fu condannato a morte (gli altri vennero condannati a 30 anni di reclusione) per « terrorismo slavo ». Un manifesto con gli estremi della sentenza fu fatto affiggere in tutti i comuni italiani. In diverse città gli antifascisti risposero diffondendo clandestinamente nelle fabbriche volantini inneggianti a Vladimiro Gortan.

Gotica, Linea

Gotenstellung; Gru ne Lini e (Linea verde). Fascia difensiva allestita dai tedeschi nell’ottobre 1943 attraverso l'Appennino Toscoemiliano per tenere la valle del Po e le regioni industriali dell’Italia settentrionale, contrastando l’avanzata alleata.

Consisteva in una profonda zona sistemata a difesa (sia con opere di fortificazione sia sfruttando le asperità naturali del terreno) che, da Massa, si stendeva per circa 280 chilometri fino a Pesaro.

Sul versante tirrenico, poderose installazioni difensive permanenti, fossi anticarro, campi minati e altri ostacoli arti[...]

Brano: [...]struttore si ebbe una scrematura di imputati veramente notevole: moltissime le sentenze di « non luogo a procedere », anche in casi di esplicito antifascismo.

Da uno spoglio delle ordinanze del giudice istruttore, sembra di poter dedurre che le discordanze tra inquirenti e giudicanti fossero maggiori soprattutto a livello di reati d’opi

I giudici del Tribunale speciale in (partenza da Roma per Pola, dove il 16.10.1929 condanneranno a morte Vladimiro Gortan (v.). Al centro, il presidente Guido Cristini (con il bastone) e il vicepresidente A. Tringali Casanuova (con il cappotto)

nione: non rari i casi in cui un estremo formalismo giuridico e un credito fuori dalla norma dato alle discolpe del l’imputato portarono all’assoluzione.

Bisogna però considerare che i reati di cui si occupava il giudice istruttore comportavano pene detentive relativamente brevi che l’inquisito finiva per scontare, come carcere preventivo, anche nei frequenti casi di assoluzione. Si può immaginare che la repressione a questo livello consistesse soprattutto nel l‘inc[...]

Brano: [...] il 23.2.1921; operaio.

Fondatore e dirigente del Circolo giovanile socialista, poi della Sezione comunista nella sua città, nel primo dopoguerra fu una delle figure più note nella lotta contro il nascente fascismo in Istria.

Pochi giorni dopo la fondazione del P.C.d’I., nel corso di un'“azione punitiva” degli squadristi guidati dal capitano Francesco Devescovi (lo stesso che nel 1929 comanderà il plotone d’esecuzione per la fucilazione di Vladimiro Gortan (v.) ) Pietro Ive venne ucciso a colpi di pistola sulla strada, prima vittima del terrorismo fascista in Istria.

G.Sco.

Jardas, Edo

N. nel 1901 a Fiume; giornalista. Emigrato nel 1926 da Fiume in Canada per sottrarsi alle persecuzioni fasciste, fu redattore di giornali per gli emigranti, membro del Comitato centrale e segretario del Partito comunista canadese.

Nel 1936 accorse nelle Brigate Internazionali in Spagna, fu ferito e invalido. Tornato in Canada, dal 1941 iniziò una vasta e proficua azione per aiutare i partigiani di Tito.

Nel 1948 rientrò in Jugoslavia e, da allora, [...]